È importante sottolineare come gli aspetti emotivi abbiano una rilevanza fondamentale nella riuscita dell’intervento di chirurgia bariatrica e nel mantenimento del calo ponderale; la sola azione chirurgica non riesce, infatti, a modificare a lungo termine quegli atteggiamenti disfunzionali che sono stati la causa del rapporto problematico con il cibo. Le Linee Guida consigliate e adottate dalla “Società Italiana Chirurgia dell’Obesità” (S.I.C.OB.) individuano, come primo passo, proprio quello di eseguire una.
Come psicoterapeuta mi trovo sempre più spesso ad affrontare condizioni psicologiche collegate a disturbi psicosomatici e malattie organiche gravi, caratterizzate da dolore cronico. I pazienti con tale condizione debilitante giungono di solito tardivamente all’osservazione del professionista della salute mentale, generalmente quando hanno già alle spalle un lungo e articolato percorso medico-diagnostico. Il dolore può rappresentare un trauma di per se’ e comportare un impatto pesante nella vita dei pazienti a.
Molto spesso i genitori che incontro mi chiedono come gestire adeguatamente il lutto in famiglia, soprattutto quando ci sono dei minori esposti. In questo particolare periodo tale richiesta si è fatta ancor più pressante. Occorre tener presente che il lutto in età evolutiva è simile a quello degli adulti ma le perdite minacciano il senso di sicurezza dei più piccoli perché l’intero nucleo familiare è coinvolto emotivamente. Non è però.
Nelle situazioni di “emergenza”, quando un grave evento critico ci colpisce, si crea una situazione di elevata emotività, che riguarda l’individuo e l’intera comunità. Le persone vittime di un evento traumatico subiscono uno stravolgimento dell’assetto mentale, emotivo e affettivo e si trovano in uno stato di allarme costante, che compromette il senso di sicurezza. Un evento che accade improvvisamente, irrompe nella vita delle persone, frammentando l’equilibrio precedente e creando una.
L’ansia è un’emozione universale, una risposta fisiologica utile all’adattamento che non sarebbe, di per sé, inadeguato provare, in quanto l’ansia, o meglio la risposta ansiosa agli eventi, non ha sempre e necessariamente caratteristiche negative. L’ansia viene considerata patologica quando è eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle situazioni e disturba, in misura più o meno rilevante, il funzionamento psichico globale determinando una limitazione della capacità di adattamento dell’individuo. L’ansia patologica si.
La traumatizzazione psicologica in questi giorni è su due livelli: sia personale che indiretta nel rispecchiamento e nelle immagini che provengono dall’angoscia collettiva. In questi frangenti la “percezione del rischio” può essere distorta e amplificata sino a portare a condizioni di panico che non solo sono quasi sempre del tutto ingiustificate ma aumentano il rischio perché portano a comportamenti meno razionali e ad un abbassamento delle difese, anche biologiche, dell’organismo..
Numerose ricerche e studi dimostrano quanto la salute fisica e quella psichica, soprattutto in età evolutiva, siano interdipendenti. Le manifestazioni somatiche e psichiche del bambino sono strettamente connesse con i suoi processi di maturazione e sviluppo e, soprattutto nel bambino piccolo, il corpo rappresenta un mezzo di espressione privilegiato. Il pediatra è un referente fondamentale della famiglia e poiché il suo ruolo investe anche gli aspetti psicologici e sociologici.
Negli ultimi anni si sono aperti nuovi scenari dialogici tra le neuroscienze e le scienze umane. Le recenti scoperte in campo neuroscientifico sembrano confermare che la dimensione sociale esercita un ruolo decisivo all’interno delle interazioni che caratterizzano il nostro rapporto con il mondo e, nello specifico, che il nostro sistema nervoso, strutturandosi attraverso processi interattivi, è organizzato per rendere possibili le relazioni. Alcuni studi prestigiosi indagano da tempo le basi.
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