EMDR: metodo innovativo anche per migliorare le prestazioni sportive
Il metodo EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è stato recentemente applicato agli ambiti sportivi con notevole successo in quanto finalizzato al benessere del singolo e al miglioramento della prestazione. La terapia EMDR ha come base teorica il modello AIP (Adaptive Information Processing) che affronta i ricordi non elaborati che possono dare origine a molte disfunzioni. Numerosi studi neurofisiologici hanno documentato i rapidi effetti post-trattamento EMDR. Questo approccio permette, non solo l’aumento di consapevolezza dei propri vissuti in termini emotivi e narrativi, ma apre alla possibilità di una riorganizzazione dei significati e delle emozioni direttamente coinvolti nella pratica sportiva. Può essere usato anche con professionisti che hanno un tempo ridotto prima dell’impegno imminente, pertanto ci si concentrerà sulla prestazione specifica rimandando eventualmente ad un momento successivo il lavoro sul materiale del passato. Il terapeuta aiuterà l’atleta a occuparsi della preparazione psicologica all’evento prossimo stabilendone tempi e modalità e focalizzandosi sul qui ed ora.
Molto utile anche a seguito di infortuni o eventi traumatici vissuti durante la pratica sportiva o nella vita privata ma che possono incidere sulla serenità psicologica dell’atleta. La paura e la minaccia della propria integrità fisica vengono riconosciuti e rielaborati consentendo l’apertura verso nuove strategie di azione da utilizzare in gara o durante la prestazione sportiva.
L’EMDR può quindi aiutare a:
– Superare una sconfitta
– Superare il senso di colpa verso compagni, allenatori e genitori
– Superare un’infortunio
– Aumentare l’attenzione e la concentrazione
– Controllare la rabbia e la paura
– Gestire le distrazioni interne ed esterne